Chi trova un amico…

A scuola, in parrocchia, nel campetto di calcio o a passeggio i ragazzi amano stare in gruppo, parlare insieme, giocare, divertirsi. Ma, stare in gruppo, significa già essere amici? Cos'è l'amicizia? Intanto non esiste un'amicizia di gruppo se non c'è un'amicizia personale tra ciascun ragazzo del gruppo e gli altri. Non con tutti si sarà amici con la stessa intensità, ma negare un po' di amicizia agli altri significa essere egoisti e sfasciare entro breve tempo anche l'armonia del gruppo. Alla vostra età spesso si è amici perché si gioca a pallone insieme, perché si è compagni di classe, perché si gioca con la stessa play station, ma presto si chiede all'amicizia qualcosa di più; si cerca l'amico per confidargli un pensiero, un problema, per condividere qualcosa che non è più solo materiale, ma interiore. E' questo il momento più bello e delicato dell'amicizia. Il sentimento dell'amicizia deve essere infatti alimentato dalla generosità e dalla libertà; questo perché essa non si trasformi nel desiderio che il nostro amico faccia sempre quello che vogliamo noi. In questo caso l'amicizia diventa un legame che prima o poi si romperà e che procurerà ai due ex amici tanta sofferenza e, a volte, rabbia. Il dono più grande che possiamo ricevere dal Signore è perdonare i nostri amici, anche quando non ci capiscono o si ritrovano a farci del male. E' quello che ha fatto Gesù. Lui ha dato la vita per tutti noi, considerandoci tutti amici; ha dato la vita anche per Giuda, suo ex amico, che lo aveva tradito. Questa è amicizia!