San Francesco d'Assisi

Questa estate, un centinaio di chierichetti ha partecipato al consueto campo del Mo.Chi.
Durante i quattro giorni, tra i momenti di preghiera, i giochi, le partite a calcio e i tiri di torte in faccia ai seminaristi, è stato presentato un grande amico e santo: Francesco d'Assisi.
Attraverso delle rappresentazioni mimate, con delle ombre cinesi, nelle varie mattine, sono stati raffigurati i momenti più salienti della vita del poverello di Assisi. Francesco, figlio di un ricco commerciante di tessuti d'Assisi, era un giovane come tanti altri, allegro e spensierato; voleva sempre divertirsi e fare feste con gli amici e non pensava tanto al futuro. Egli, però, aveva un grande sogno, comune ai coetanei del suo tempo: diventare cavaliere e andare in Terra Santa e liberarla dal dominio dei Saraceni. Non sapeva però Francesco, che Uno più grande gli aveva messo gli occhi addosso perché aveva grandi progetti su di lui (così come li ha per ciascuno di noi). Infatti, dopo una grave ferita, subita in battaglia, Francesco capì che il Signore lo aveva chiamato a cambiare vita. Egli lasciò tutte le sue ricchezze, tutti i suoi sogni di guerra e, con un gruppo d'amici, seguì Gesù che stava tra i poveri, i malati e gli emarginati reputando tutto questo "perfetta letizia". Egli imitò in tutto il Signore al punto di ricevere le stimmate, cioè i segni della passione di Gesù. Questo gruppo di poveri, ben presto aumentò, e si diffuse in tutto il mondo, predicando il Vangelo di Gesù, che per noi è morto in croce ed è risorto. Da allora i Francescani, sull'esempio del fondatore Francesco, vanno tra i poveri e gli ammalati a portare la gioia e la pace di Gesù, vivendo in povertà, castità ed obbedienza, cercando di vivere ciò che il Vangelo insegna, così come ogni cristiano deve fare.



Sebastiano Adamo